1° febbraio : Giornata nazionale delle vittime civili di guerra e dei conflitti nel mondo

Una luce blu per dire “Stop alle bombe sui civili” e ricordare chi subisce gli effetti più devastanti nei conflitti armati

Data: Mercoledì, 01 Febbraio 2023

Palazzo comunal eilluminato di blu con striscione no alle bombe sui civili
© Comune di Tavagnacco - Creative Commons Attribution 4.0 International (CC BY 4.0)

Il 1° febbraio, in occasione della Giornata nazionale delle vittime civili delle guerre e dei conflitti nel mondo, il Comune di Tavagnacco, su invito dell’Associazione Nazionale Comuni Italiani (ANCI) e dell’Associazione Nazionale Vittime Civili di Guerra (ANVCG), ha deciso di aderire alle celebrazioni della Giornata illuminando di blu il palazzo comunale ed esponendo lo striscione “Stop alle bombe sui civili”.
Due gesti simbolici per ricordare le esperienze vissute dalla popolazione civile nel corso delle guerre passate e riflettere sull’impatto dei conflitti odierni sui civili di tutto il mondo, di cui la guerra in Ucraina ci offre un ultimo, drammatico, esempio” - dichiara l’assessore alla Cultura Ornella Comuzzo - La Giornata, istituita unanimemente dal Parlamento con la legge n. 9 del 25 gennaio 2017, è anche l’occasione, per noi e per tanti Comuni di tutta Italia, per ricordare anche le proprie vittime, nell’80° anniversario dell’inizio della Guerra di Liberazione, che ha visto l’Italia da nord a sud devastata da massicci bombardamenti, da stragi disumane e da scontri sanguinosi” prosegue l’assessore.
Lo striscione con lo slogan - Stop alle bombe sui civili - richiama una delle più recenti campagne dell’ANVCG diretta a sensibilizzare la collettività sulle drammatiche conseguenze di guerre e conflitti armati sui civili quando questi si svolgono nelle città e nei centri abitati e culminata nell’adesione, da parte dell’Italia, alla Dichiarazione politica internazionale sull’uso delle armi esplosive nelle aree popolate, siglata lo scorso 18 novembre a Dublino insieme ad altri 81 Paesi.
Una firma che è stata frutto di un lungo percorso diplomatico internazionale, resa possibile anche grazie all’impegno della società civile di tutto il mondo e al sostegno dei molti Comuni Italiani che hanno risposto all’appello lanciato lo scorso anno dall’Assemblea Nazionale ANCI di Parma.

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Ultimo aggiornamento:Mercoledì, 01 Febbraio 2023